FABIOLA REBECCA LANA

Composizione corporea e test BIA

Test bioimpedenziometrico

Quando la bilancia non basta…

La bilancia non è sempre un buon  indicatore del nostro stato di salute o della quantità di grasso o muscolo contenuti nel nostro corpo:  un aumento o una diminuzione di peso possono essere eventi positivi o svantaggiosi a seconda di quale sia il compartimento corporeo oggetto della variazione (muscolo, grasso o fluidi).

Un test semplice, preciso e non invasivoeseguito da protocollo ad ogni consulenza ed effettuato con le migliori strumentazioni scientifiche attualmente in commercio (RJL/Akern), permette attraverso misure bioelettriche dei tessuti di conoscere in maniera approfondita:

  • Acqua totale (TBW, Total Body Water): costituisce circa il 60% del peso corporeo di un uomo adulto (valore maggiore nei bambini e minore nelle donne e negli obesi, per il maggior contenuto di adipe). La TBW è suddivisa in due compartimenti:
  • Acqua Intracellulare (ICW): liquidi contenuti all’interno della cellula
  • Acqua Extracellulare (ECW): il volume del fluido all’esterno delle cellule (plasma, linfa, saliva, compartimenti liquidi dell’occhio, succhi digestivi, sudore, liquido cefalorachidiano e fluidi del comparto extracellulare)
  • Massa magra (FFM, Free Fat Mass): costituita da muscoli, ossa, minerali ed altri tessuti non grassi. Contiene approssimativamente il 73% di acqua, il 20% di proteine, 7% di minerali. Essa è suddivisa in Massa Tissutale Attiva ATM e Massa Extracellulare ECM
  • Massa Tissutale Attiva (ATM) o Massa Cellulare (BMC): costituisce il tessuto metabolicamente attivo del corpo (organi, muscoli, cellule del sangue)
  • Massa Extracellulare (ECM): costituita dai fluidi e dai tessuti corporei che si trovano all’esterno delle cellule
  • Massa grassa (FM, Fat Mass): costituita dai tessuti adiposi esterni, spesso identificati come grasso sottocutaneo e dai tessuti adiposi interni, identificati come grasso viscerale.

Come si effettua il BIA Test

La misura viene effettuata posizionando una coppia di elettrodi sul dorso della mano ed un’altra coppia sul dorso del piede del soggetto (tecnica tetra-polare mano-piede); gli elettrodi sono collegati, grazie a dei morsetti, allo strumento di misurazione.

Lo strumento fa passare una corrente alternata di bassissima intensità (800 µA) e alta frequenza (50 KHz) attraverso gli elettrodi.

Qesta corrente impercettibile viaggiando lungo il corpo, incontra resistenze diverse a seconda della composizione dei vari distretti corporei.

Il bioimpedenziometro registra la velocità e il cambiamento di tali resistenze (caduta di tensione) e fornisce i dati di resistenza e reattanza (espresse in Ohm), calcolando l’impedenza dei tessuti attraversati.

Il software trasforma poi le misure elettriche rilevate in dati clinici, sulla base di algoritmi che tengono conto dei valori di riferimento della popolazione, delle misure antropometriche del soggetto (peso e altezza), della sua età e del sesso.

Perché a volte non si riesce a perdere peso nonostante la dieta o l’attività sportiva?

Spesso un programma nutrizionale viene abbandonato o sostituito a causa di un mancato calo, se non addirittura un incremento del peso!

Ci si può trovare in questa situazione nonostante gli sforzi fisici e alimentari

  • perchè si verifica un aumento della massa magra che predisporrà alla conseguente perdita della massa grassa,
  • perchè si ha un fisiologico e transitorio incremento dei liquidi nel corpo, che scomparirà già poche ore dopo.

Facendo attenzione, in questi casi si può notare che i capi di abbigliamento sono più comodi da indossare, nonostante il peso rimanga invariato o aumenti.

Una riduzione ponderale che si verifica in tempi eccessivamente veloci, ottenuta con

  • un’alimentazione squilibrata
  • un apporto calorico troppo restrittivo
  • un eccessivo carico sportivo

comporta nella maggior parte dei casi solo una perdita di acqua e/o massa cellulare metabolicamente attiva! Conseguenza di ciò sarà un rapido recupero/incremento del peso (effetto yo-yo).

Nel soggetto sottopeso è importante per verificare l’aumento della massa magra e la regolazione della massa grassa (la cui carenza nella donna provoca amenorrea), rassicuando il paziente che presenta disturbi alimentari attraverso la visione dei risultati.

Con l’invecchiamento si assiste ad un cambiamento progressivo che comporta:

  • perdita di massa muscolare, con riduzione delle cellule metabolicamente attive (ATM)
  • riduzione dell’acqua corporea totale (TBW), in particolare di quella intracellulare (ICW)
  • aumento della massa grassa (FM) soprattutto a localizzazione addominale o comunque nella parte superiore del corpo
  • perdita di massa ossea (osteopenia o osteoporosi)

Conoscere la composizione corporea consente di correggere lo stile di vita e l’alimentazione in modo da rallentare il più possibile tali processi e mantenersi in buona salute il più a lungo possibile.

Alcune patologie e farmaci possono comportare alterazioni fisiche importanti che possono incidere sul decorso della patologia stessa:

  • alla massa cellulare (ATM)
  • ai fluidi corporei intra ed extracellulari (ICW ed ECW)

Il monitoraggio della composizione corporea risulta quindi essere di vitale importanza per poter intraprendere un corretto trattamento con il minimo rischio per il paziente.

Nella correzione degli inestetismi la bioimpedenziometria consente di evidenziare l’eventuale stato di ritenzione idrica (eccesso di ECW) e programmare interventi mirati per correggerlo.

Bia Test nello sportivo

Le misurazioni bioimpedenziometriche, sia negli sport di potenza che sport di resistenza, sono fondamentali per:

  • programmare un corretto allenamento (isotonico o aerobico): migliorando scelta dei carichi di lavoro e tempi di recupero
  • programmare il piano nutrizionale
  • controllare dello stato di idratazione (fondamentale per ottimizzare la performance sportiva)

Per uno sportivo è molto importante controllare nel dettaglio:

  • la Massa Cellulare Attiva (ATM – Massa Muscolare), evitando una sua diminuzione che si può avere in caso di overtraining, cioè di allenamento troppo intenso o troppo prolungato, o di un regime alimentare inadatto al tipo di lavoro fisico svolto
  • l’idratazione: una diminuzione anche solo del 4-5% dell’acqua extracellulare (ECW), può provocare considerevoli cali della performance sportiva, arrivando fino al 20-30% in meno di efficienza fisica.
    Se le cellule muscolari non hanno sufficiente idratazione, l’acqua viene sottratta al sangue, provocando un abbassamento della pressione arteriosa ed un aumento dello stress cardiaco, oltre che uno stato di stanchezza che incide sulla performance sportiva
  • la massa grassa: un eccesso di adipe porta ad affaticamento e rallentamento dell’attivià sportiva
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